Il gruppo si incontra ogni 2° martedì del mese alle ore 16:00 insieme al gruppo UNITALSI
La Caritas Italiana è l’organismo pastorale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della Carità, cioè come cita l’art. 1 dello statuto, è «la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.”
Si evidenzia quindi che lo scopo principale della Caritas è quello di aiutare l’uomo nella sua integralità di persona e quella particolare categoria che sono gli Ultimi. Ma chi sono gli Ultimi?
Gli Ultimi sono coloro che vivono nella povertà non solo materiale ma anche sociale, come le persone sole, coloro che hanno sete di giustizia sociale, e infine anche quelli che noi riteniamo diversi perché magari vengono da paesi stranieri o hanno difetti fisici o mentali o dipendenze.
A tal proposito si ricordano le parole di S. Paolo nella lettera ai Corinzi (1Cor 13, 1-7):
”Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la Carità, non è invidiosa la Carità, non si vanta…
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.
La Caritas Italiana viene costituita il 2-lugllo-1971, con decreto della Cei, dopo la cessazione nel 1968 della POA (Pontificia Opera di Assistenza) e per volere di Papa Paolo VI. Negli anni settanta - Per la Chiesa Italiana, sono gli anni del primo piano pastorale ”Evangelizzazione e promozione umana” con l’invito ai giovani del servizio civile e alle ragazze del volontariato sociale.
Negli anni ottanta – il documento della Cei indica a tutta la chiesa la strada del ”ripartire dagli ultimi”
Nel Novanta – la Chiesa indica ” Evangelizzazione e testimonianza della Carità” Nasce la Caritas Parrocchiale
Nel 2000 – nasce l’anno internazionale del volontariato e la Caritas approfondisce il tema del ”dono” e la gratuità
Dal 2001 a oggi la Caritas si troverà impegnata in opere di assistenza non solo locale ma anche a livello internazionale per soccorrere le vittime di grossi disastri naturali guerre e altro.
La parte più importante e fondamentale del servizio è costituita dal Centro di Ascolto.
Il Centro di ascolto fa dell’ascolto il suo modo proprio di servizio perché da esso si ricavano le necessità della persona ascoltata, e quindi al provvedere alla risoluzione delle problematiche che ne derivano.
Ricordiamo le parole di Benedetto XVI dalla ”Deus Caritas est”:
"La Carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale, cosa che potrebbe lasciare agli altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza"
3. Organizzazione della CaritasLa Caritas è organizzata in: Caritas internazionale, Caritas Nazionale
La Caritas Nazionale si divide a sua volta, in:
Caritas Diocesana o Vicaria e Caritas Parrocchiale.
è nata nel 2000 e attualmente assiste diverse persone sia del paese che extracomunitarie
E’ animata da 5 Volontari che alternandosi ne giorni di Martedì e Venerdì dalle ore 10 alle ore 11 sono a disposizione delle persone che ne abbiano bisogno, per ascoltare le loro necessità sia sociali che materiali, e cercare di dare a queste una soluzione.
L’ufficio della Caritas di Manziana si trova sulla sinistra dell’ingresso della chiesa di san Giovanni Battista Ed ogni ultimo Venerdì del mese provvede a distribuire dei pacchi alimentari A volte si riesce a distribuire del vestiario o dei giocattoli per i più piccoli, materiale che viene offerto dalla Comunità manzianese..
A questo proposito il gruppo della Caritas di Manziana ringrazia sia gli altri gruppi parrocchiali che i fedeli per la collaborazione che gli viene offerta, dimostrando così che La Caritas non opera solo con un gruppetto di persone ma bensì con l’apporto di tutta la comunità parrocchiale.